ONE DIRECTIONER? DON’T WORRY, MERITO DEL PRODUTTORE.

Esiste un momento buio, nella vita di ogni persona, in cui ammette di aver fatto una cosa sconvolgente, e la cui stessa ammissione le avrebbe rivoluzionato la vita.

Io amo i Beatles (non è questa la rivelazione), i Bon Jovi, gli Aerosmith, Johnny Cash, Bob Dylan. Ascolto con passione Christina Aguilera, seguo Britney Spears e Justin Timberlake.

Gusti musicali nella norma, per una persona di medio intelletto che si avvia ai trent’anni.

Mai e poi mai avrei pensato di ammettere una cosa che cambierà la concezione che il mondo ha di me.

Mi piace “Story Of My Life” degli One Direction.

La ascolti una volta, due, tre, l’autoradio e la sorella ti obbligano ad averla tra le orecchie tutto il giorno. Va a finire che ti piace.

Non è una canzone propriamente in stile reginetta di bellezza, come le altre prodotte dal quintetto (sono cinque?!) sgangherato e male assemblato.

Ho cominciato a realizzare che mi piaceva mentre, scrivendo al computer, la canzone è rimbombata nelle mie orecchie senza alcun input. E’ stata la fine.  Continue reading